Questa FF non è ispirata a anime o manga, spero vi piccia!
Perché ci si rende conto che una persona è più importante di ciò che sembra solo quando sta per andarsene? Solo ora che una delle persone a me più care sta lottando tra vita e morte mi rendo veramente conto del bene che provo per lui. La morte un giorno spetterà anche a me. Ma ora mi viene più semplice pensare di morire al suo posto, perché quando il mio cuore finirà di battere non dovrò soffrire, mentre ora verserò lacrime e lacrime. So che quando smetterà di vivere troverà finalmente sollievo, so che quando lascerà questa terra non avrà più preoccupazioni ne dolore. Forse allora dovrei sperare nella sua morte, questa sarebbe probabilmente la cosa giusta, ma egoisticamente, anche se sono consapevole che accanto a me soffrirà, lo voglio ancora accanto a me. Non sono affatto pronto a lasciarlo andare, ma quando si parla di morte forse non si è mai abbastanza pronti. Vorrei dirti “vai” vorrei farti librare nel cielo senza doverti vedere con quella espressione stanca, vorrei rivederti di nuovo in piedi, non voglio continuare ad osservare la tua tristezza, non voglio vederti ancora accasciato nel letto. Ti prego di alzarti, ti prego di uscire con me, ti supplico di essere felice e parlare come facevi una volta. Non sopporto di doverti salutare ogni mattino su quel vecchio letto, non sopporto il silenzio che ci separa, vorrei sentirti, vorrei perfino che mi sgridassi, pur di non sentire una parola fiacca ogni mezz’ora. Quando rimango solo e non ho niente da fare è inevitabile tornare su questo pensiero, cosa succederà quando non ci sarai più? Come si comporterà il mondo? Come mi comporterò io? E le persone che ti vogliono bene? Quando ho saputo come si erano messe le cose, mi sono impietrito, poi ho salito le scale, ho aperto la porta e mi sono buttato sul tuo letto. Ti ho dato un bacio, e lo hai sentito, poi ti ho preso la mano, e l’hai sentita, infine ho versato una lacrima sul cuscino, ma i tuoi occhi ormai sono ciechi, e quella non hai potuto vederla.
Lo sai che tra poco è Natale? Avevo iniziato a pensare a cosa regalarti, ma è probabile che non arriverai nemmeno a Natale, più che probabile è sicuro, ma io non posso dire con certezza che morirai, perché il destino è imprevedibile e perché probabilmente non riesco ad accettare tutto questo. Tra poco le case si illumineranno, in molti allestiranno il proprio albero e il proprio presepe sorridendo, ma io non so se ci riuscirò, per me è già difficile credere a tutto questo e continuare a vivere la mia quotidianità come nulla fosse, perciò non credo che riuscirò a fingere di essere felice, quando invece non lo sono affatto. Quindici anni passati insieme, molti momenti tristi, molti momenti felici. Ti prego non andare, devi ancora impararmi tante cose. Voglio comprendere ogni tuo segreto, voglio sapere come hai creato tutto questo, come hai trovato il coraggio di fare molte cose. Sei partito da zero, e hai creato una cosa a me molto cara, carissima. Io voglio imparare da te a fare dolci, imparami a fare il gelato, o anche il panettone al cioccolato che vendiamo nella nostra pasticceria a Natale. Imparami presto così te ne preparerò uno, ti prometto che lo farò buonissimo, e quando lo mangerai sarai fiero di me. Quando te ne sarai andato forse vedrò la pasticceria con occhi diversi, ma non voglio osservarla diversamente. Ti prometto che proteggerò a qualunque costo la pasticceria che hai creato, anche se ho scelto una strada differente dalla tua, non permetterò che nulla cambi, non permetterò che quel posto sul quale hai dato la vita cessi di esistere. Non so se ce la farai mai a trasmettermi la tua arte, ma io farò il possibile per comprendere qualsiasi cosa. Forse ciò che non sarò mai in grado di comprendere è la morte. Oggi potrei dire che da domani non farò nulla per farti restare in vita, ma so che non sarà così, come so bene che qualunque sforzo io faccia, non servirà a farti vivere di più. Riposa, se è giusto che sia così, vivi se è invece questo il destino, ma vivi con gioia, non soffrire, perché la sofferenza è una brutta cosa e nessuno può vivere degnamente se soffre. Un giorno toccherà a me, ma nel frattempo dovrò attendere e vivere con orgoglio anche per te. Un giorno sarò anch’io talmente stanco da desiderare la morte, ma morendo farò soffrire le persone a me care. Se la morte fosse soltanto un po’ diversa, se dopo la morte ci fossero delle certezze, allora il dolore sarebbe meno intenso. Purtroppo per noi mortali la morte rimarrà incomprensibile ancora per molto tempo, e saremo costretti a soffrire ancora e ancora. Ma forse la Morte esiste perché la vita esiste. Se è vero che esiste sempre un rovescio della medaglia allora la morte è il rovescio della medaglia della vita. Forse non c’è spiegazione, ma solo dolore. Forse…
Grazie per tutto ciò che hai fatto, grazie per l’affetto che mi hai dato. Presto piangerò per te, ma se piango è perché ti voglio bene, nonno. Ci vediamo presto.
Tuo Nipote.