Lacrime dalla Luna - Le creature della Notte

Storia di un Angelo

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    Città: BOLOGNA
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    00 11/12/2006 14:57





    STORIA DI UN ANGELO


    Questa storia molto particolare è la storia di un giovane Angelo di nome Nitril.
    Si trovava a volare sopra il cielo, con le sue ali bianco puro. Amava guardare il mondo da lassù.
    Il padre era per metà angelo e per metà umano. Sua madre era una bellissima donna-angelo, Celestial, che una mattina fredda e cupa, si ritrovò sulla terra, perdendo la via dei cieli.
    Ebbe quì il suo incontro con Alexiel, mezzo angelo. Notò subito in lui un aspetto somigliante al suo e gli si avvicinò. Notò in lui serietà, freddezza e scostanza. Celestial capì, attraverso il suo atteggiamento, quale triste passato dovesse aver affrontato. Si presentò con candido coraggio e disse di essere una creatura angelica che aveva perduto la via dei cieli. Alexiel, udendo tali parole, le prese una mano e la strinse forte, chiedendole se davvero fosse un angelo. Celestial, calma e splendente, rispose affermativamente. Il mezzo angelo la portò con sé in un luogo buio e appartato, si tolse il lungo mantello grigio che lo copriva da capo a piedi e fece vedere alla bella creatura le sue ali storpiate. Celestial si impressionò e gli chiese cosa fosse accaduto. Pertanto, Alexiel rispose che anche lui un tempo era una creatura dei cieli, ma un giorno perse la via per farvi ritorno e poco a poco le sue ali cominciarono ad appassire. Ormai non poteva più far ritorno nel suo Regno.
    La donna-angelo si rattristò e, temendo per la sua sorte, cominciò a piangere tra le braccia dello sfortunato. Anche lei aveva perduto la via dei cieli e si era ritrovata in quel luogo sconosciuto. Chiese ad Alexiel dove esattamente era atterrata e lui rispose di essere in un luogo lontano, la terra, da cui si poteva vedere il cielo, la loro casa, ma non vi si poteva fare ritorno.
    Celestial era sconcertata. Non conosceva nulla di quel posto, non sapeva cosa fosse, chi ci vivesse, lo vedeva solo da lassù ogni tanto. Lo sconforto era tale che tornò a disperarsi. Alexiel sapeva di non poter fare nulla per lei, così, incantato anche dalla sua bellezza, decise di tenerla accanto a sé e di iniziare con lei una nuova vita. Entrambi si strapparono le lunghe piume delle ali, una ad una, e divennero per metà umani. Cominciò dunque la loro vita sulla terra, una vita destinata a essere mortale. Dalla loro unione, l’anno seguente, nacque Nitril. I suoi primi anni di vita li passò assieme agli altri angeli lassù, nel mondo dei cieli, poiché dotato di lunghe e splendenti ali bianche e Alexiel lo aveva fatto portare via da un angelo-guida, poichè tali regole vigevano per le creature celesti : se un angelo adulto finiva in un luogo distante dal regno dei cieli, sarebbe stato scomunicato, ma i suoi figli, se dotati di ali, sarebbero stati trovati e portati via, poiché ancora puri alla nascita e li avrebbero educati come angeli. Angeli e uomini mai sarebbero dovuti venire in contatto tra loro. Nitril fu un esempio. Il giovane angelo non conobbe mai i suoi genitori, ma da sempre gli dissero che non erano più angeli. Nitril amava la sua vita lassù, ma la curiosità di sapere cosa ci fosse oltre quel limpido azzurro in cui ogni tanto apparivano soffici pezzi bianchi, o in cui a volte l’azzurro diveniva grigio, era più forte di ogni barriera che lo tratteneva. All’età di 18 anni angelici, decise di perlustrare la vita un poco più giù del cielo, ma a quel punto, un vorticoso vento innaturale lo spinse via e si ritrovò in pochi attimi in un luogo sconosciuto, in cui chi gli stava attorno era privo di ali. Stupito e incredulo si guardò attorno per lungo tempo. Dove si trovava? Poi, una donna anziana e dagli occhi vitrei, si avvicinò a lui e lo chiamò per nome, quasi sussurrando. Era la sua mamma ormai umana. Il giovane non riuscì a credere ai suoi occhi. Il mondo in cui erano finiti i suoi genitori esisteva ancora e adesso vi era giunto anche lui. Celestial lo portò nella sua umile dimora. Gli confidò che Alexiel, suo padre, era morto da tempo e che era rimasta sola, ma felice di aver vissuto una vita mortale per amore. Gli tagliò le lunghe piume, ad una ad una, ma notò che gli ricrescevano subito. Nitril era il Miracolo dell’Angelo. Un’antica leggenda nel regno dei cieli diceva che ogni 2000 anni sarebbe nato un angelo che portava in sé un Miracolo, ovvero, ovunque andasse, con chiunque potesse venire a contatto, le sue bianche ali sarebbero rimaste per sempre. Anche se avesse tentato di toglierle, sarebbero ricresciute. Celestial capì che suo figlio era l’angelo del Miracolo. Gli disse così di concentrarsi sulle sue ali e provare a inserirle all’interno del suo corpo, dietro la schiena, cosicché nessun essere umano si sarebbe potuto accorgere della sua reale natura. Dopo vari tentativi, Nitril riuscì a far sparire le ali. Sua madre disse che avrebbe potuto mostrarle ogni volta che voleva, ma sarebbe stato più prudente tenerle nascoste agli occhi della gente.
    Nitril restò assieme a lei fino al giorno in cui morì, poi partì alla volta di un posto in cui i ricordi non gli avrebbero divorato l’anima, ormai mortale per metà. Si fermò in un piccolo villaggio accogliente e conobbe molte novità : il lavoro, l’amicizia, la fraternità. Fu accolto da una coppia di falegnami, che si occuparono di lui come fosse loro figlio. Prestò il suo aiuto a una nobile famiglia del posto, facendo loro da cocchiere e conobbe molti amici tra cui lo stalliere, la domestica, la cuoca, il giardiniere e un bellissimo cavallo che amava pulire di continuo, Frejia. Imparò l’equitazione e ogni giorno cavalcava Frejia per ore e ore.
    Alcuni anni dopo, si presentò al villaggio una giovane fanciulla, proveniente da un regno molto lontano e notò subito la sua bellezza. Abbagliato e incapace di riconoscere il sentimento che sentiva dentro, la evitò il più possibile, temendo che fosse una ragazza che praticasse magia nera, dato che, ogni volta che passava al suo fianco il cuore cominciava ad accelerare il ritmo. Un giorno parlò di questo all’amico scudiero, il quale rise di gusto e gli disse che era tutto normale. Non capendo quelle parole si confidò poi con la domestica e lei, come fosse una madre, gli carezzò il volto e gli disse che quel sentimento che gli faceva tanta paura si chiamava Amore. Una cosa bella, ma anche assai dolorosa. Nitril comprese allora il motivo per cui sua madre non rimpiangeva di esser diventata mortale e di aver vissuto per l’amato padre che l’aveva poi lasciata sola, morendo.
    Una sera si fece coraggio e portò la fanciulla su una collina a vedere le stelle. Le disse che per lui erano uno spettacolo magico e dentro di sé ripensava al regno dei cieli e agli angeli che di lassù lo guardavano, forse amareggiati per la sua perdita. Il giorno seguente la fanciulla non era più al villaggio. Si scoprì che era partita all’alba, verso nuovi orizzonti. Nitril era distrutto. Non lavorava più come prima, a stento mangiava e il suo volto era sciupato. La coppia che lo aveva accudito decise di farlo partire alla ricerca della bene amata e lui li ringraziò con le lacrime in volto e il cuore colmo di gioia. Non voleva più avere rimpianti, doveva rivedere quella ragazza a qualunque costo e dirle quanto fosse innamorato di lei. Viaggiò per poche ore, finché giunse al casato più vicino, dove fu accolto con gentilezza. Qui incontrò con suo gran stupore la fanciulla che aveva rapito il suo cuore e scoprì che quel sentimento, a volte doloroso, era dolcemente corrisposto. Decise così di restare per Amore.
    Coltivarono il loro sogno per alcuni mesi, fino al giorno in cui tale sogno divenne realtà e, dinanzi a un altare, si scambiarono un bacio, suggello di una promessa eterna.



    Possiamo vederla così. Michael ha vissuto un po' come una stella.
    Sappiamo tutti quanto è breve il processo di vita di una stella, giusto?
    Fin tanto che c'è, riesce a illuminare il cielo con la sua forza e la sua bellezza. Poi, inevitabilmente, si spegne.
    Michael era una stella che ha brillato per noi qui sulla terra.
    Ma lui non si è semplicemente spento come ogni altra stella.
    Lui è diventato la seconda stella a destra che porta dritti all'Isola Che Non C'è!
    Lui è diventato una stella cadente, che ha lasciato dietro a sé una scia di desideri. E li ha avverati con la sua musica!
    Lui ha avverato i nostri desideri con la sua sola presenza in questo mondo!
    Davvero una grande stella! Per sempre!

    [By REA]

    **MICHAEL JACKSON FAN SITE**





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    °.Naif.°
    Post: 232
    Città: MONFUMO
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    00 26/12/2006 19:03

    L'avevo già letta questa! [SM=g27993] Ma dove pure??? [SM=g27991] Ah si sull'altro forum di Anime e Manga vero REA?? [SM=g27987] Mi eri dimenticata [SM=g27990] Sei bravissima [SM=g27987]

    °.NaIf.°





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    Sesso: Femminile
    00 26/12/2006 22:05


    Sì, l'ho lasciata anche su TOPMANGA FORUM!!! [SM=x1256292]



    [SM=x1256278]


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    Città: BOLOGNA
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    00 04/02/2008 14:57


    CASPITA, MI ERO DIMENTICATA DI QUESTA MIA STORIA!!!! [SM=x1482330]



    [SM=x1256323]





    Possiamo vederla così. Michael ha vissuto un po' come una stella.
    Sappiamo tutti quanto è breve il processo di vita di una stella, giusto?
    Fin tanto che c'è, riesce a illuminare il cielo con la sua forza e la sua bellezza. Poi, inevitabilmente, si spegne.
    Michael era una stella che ha brillato per noi qui sulla terra.
    Ma lui non si è semplicemente spento come ogni altra stella.
    Lui è diventato la seconda stella a destra che porta dritti all'Isola Che Non C'è!
    Lui è diventato una stella cadente, che ha lasciato dietro a sé una scia di desideri. E li ha avverati con la sua musica!
    Lui ha avverato i nostri desideri con la sua sola presenza in questo mondo!
    Davvero una grande stella! Per sempre!

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